DIOCESI DI KAIŠEDORYS

Molėtai

Vietata anche la Pasqua

Il 14 aprile 1974, giorno di Pasqua, in tutte le chiese della provincia di Molėtai giunsero delle spie per controllare quali studenti andavano in chiesa. Gli insegnanti, saputi i loro nomi, si recarono alle loro abitazioni a rimproverare i genitori per il fatto che i figli andavano in chiesa. Giunti da Antanas Paliukėnas, a Molėtai, lo rimproverarono perché la figlia, che frequentava l'undicesima classe, era andata in chiesa. Minacciarono anche un altro studente dell'undice-sima classe di assegnargli brutte note caratteristiche, con le quali non avrebbe potuto iscriversi a nessuna scuola superiore.

« Allora mi iscriverò al Seminario; là mi accetteranno » ribatté lo studente.

Però, a seguito della resistenza dei genitori, la pressione degli insegnanti ateisti è un po' diminuita.

Bagaslaviškis

La direttrice Sviderskiené della scuola media di Bagasla­viškis, provincia di Širvintai, ordinò agli studenti il Venerdì Santo del 1974 che nessuno durante la Settimana Santa si recasse in chiesa. Se ci fossero andati, i loro genitori sa­rebbero stati puniti con ammende pecuniarie. Il giorno se­guente essa ripetè la sua diffida agli studenti perché il giorno di Pasqua non si azzardassero ad andare in chiesa.

Il giorno di Pasqua la direttrice si mise ad osservare dalla finestra dell'abitazione dell'insegnante Aldona Čer­niauskaitėi fedeli che entravano in chiesa, tra i quali vi erano molti studenti. Dopo Pasqua, la direttrice ordinò agli studenti che erano stati in chiesa di far venire i propri ge­nitori. A questi fu comunicato che sarebbe stato abbassato il voto di condotta dei figli se questi non avessero smesso di andare in chiesa. Alcune madri, quali ad esempio F. Jablonskienė, L. Strazdienė, S. Miliauskienė, Paukštienė, furono spaventate ciascuna per parecchie ore. Non minori molestie subirono gli studenti che erano andati in chiesa.

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Il 3 maggio 1974 a Bagaslaviškis venne seppellito Jonas Gatelis, il cui figlio frequentava la scuola media di questa cittadina. Gli studenti che avevano accompagnato il defunto in chiesa vennero costretti a restare sulla piazza durante la funzione, perché la direttrice A. Sviderskiené non per­mise loro di entrare nel tempio.

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