Pelesa
Indifferenza verso i morti...
Il locale kolchoz diede in assegnazione a Marija Stračin-skienė mezza ara di terreno nell'antico cimitero, dove si trovavano in piedi ancora 10 croci. La donna si rifiutò di arare tale terreno e si rivolse alle autorità a Varanavas e a Minsk ricordando che in quel cimitero erano sepolti anche dei comunisti. Una commissione giunse appositamente sul posto da Varanavas; coloro che ne facevano parte scossero il capo e se ne andarono. Qualche tempo dopo giunse la risposta secondo la quale l'assegnazione del terreno era stata del tutto regolare. Non è questa la prima volta che i cimiteri vengono profanati in questa regione. Tempo fa; nel sistemare la strada Rodūnė-Pelesa, venne spianata una parte del cimitero di Dubiniai.
... e ingiustìzie nei riguardi dei vivi.
Voverka
I credenti di questa parrocchia si erano rallegrati perché, dopo molte petizioni e ripetuti viaggi a Mosca, era stato permesso al parroco di Karenka di recarsi nella loro parrocchia una volta al mese. Al sacerdote non venne però consentito di portare anche l'organista, colpevole di aver organizzato il coro parrocchiale a Voverka. Più tardi il divieto venne esteso anche ad una ragazza che suonava l'organo.
Breslauja
II rev. Vilčinskas è costretto a servire ben 16 parrocchie,nel territorio delle quali si trovano anche numerosi villaggi ove risiedono popolazioni di lingua lituana. Un giorno la polizia stradale accusandolo di ubriachezza gli ritirò la patente di guida.
Secondo la popolazione questo sopruso è stato commesso premeditatamente, al solo scopo di danneggiare i credenti; infatti è noto a tutti che il rev. Vilčinskas non beve affatto alcoolici.
Pelesa
Nell'inverno 1975 i credenti di questa parrocchia avevano inviato una propria delegazione alla curia dell'arcidio-cesi di Vilnius per chiedere l'assegnazione di un sacerdote o che fossero celebrate nella parrocchia di Rodūnė delle funzioni in lingua lituana. Il cancelliere dell'arcidiocesi spiegò che il governo locale non avrebbe mai approvato un sacerdote designato dalla curia, e per le funzioni in lingua lituana bisognava rivolgersi al parroco di Rodūnė. Quest'ultimo rispose che egli avrebbe introdotto le funzioni religiose in lingua lituana soltanto quando quella regione sarebbe stata unita alla Lituania.
A questo riguardo va ricordato che i lituani della regione di Rodūnė hanno più volte inviato petizioni al Soviet supremo dell'URSS, sottoscritte da migliaia di firme, chiedendo che questa regione, etnograficamente lituana, venisse unita alla Lituania. Tuttavia la loro richiesta è rimasta inascoltata ed ha provocato anzi atti di repressione da parte del governo.