Kaunas
La Pasqua diventa una « domenica leninista »
All'approssimarsi delle feste pasquali, venne comunicato nelle scuole di Kaunas che il 22 aprile sarebbe stata una « giornata di lavoro comunista ». Gli studenti si misero in agitazione, proponendo di lavorare in altri giorni, ma non a Pasqua. In alcune scuole questa corvè venne anticipata, in altre no.
Il 20 aprile 1973 l'insegnante Stanioniene della II scuola di otto anni di Kaunas minacciò così gli allievi: « Che il giorno di Pasqua nessuno vada in chiesa, perché vi sarà la milizia e vi arresterà tutti ». Una ragazza rispose: « Io ci andrò con la mamma e il papà; essi mi difenderanno dai miliziani ».
La mattina di Pasqua 1973 nella scuola media « A. Mickevičius » della città di Kaunas venne organizzata nel cortile della scuola una « domenica leninista ». I ragazzi furono costretti a vangare l'orto della scuola e a ripulire la zona circostante. I credenti che si trovavano a passare dopo le funzioni della Resurrezione apostrofarono l'insegnante: « Come non vi vergognate a costringere i ragazzi a lavorare in un giorno come questo. Se non rispettate le nostre feste, abbiate almeno un po' di riguardo per il vostro Lenin. Oggi è la data della sua nascita ».
Nella XXV scuola media il giorno di Pasqua alla corvè non si presentò neppure un allievo.
Nella I scuola del Komsomol per tutta la settimana rimase appeso nella bacheca l'avviso che il 22 aprile ci sarebbe stata una corvè. Tuttavia, a seguito dell'opposizione degli insegnanti e degli alunni, essa venne anticipata al Sabato Santo.
Nella II scuola di otto anni il 22 aprile non vennero portati i fiori al monumento di Lenin perché erano venuti soltanto alcuni alunni.
Nella scuola « S. Neris » gli insegnanti che avevano fatto uscire gli allievi dalla corvè prima del tempo stabilito furono rimproverati.
Nella XII scuola media dopo l'annuncio che il 22 aprile ci sarebbe stata la corvè gli allievi delle classi superiori dissero che non sarebbero venuti, perciò il giorno di Pasqua dovettero prestare la loro opera solo gli allievi delle classi 5, 6, 7. In alcune classi gli insegnanti spaventarono i ragazzi con la minaccia di denunciare alle autorità coloro che non avevano partecipato al lavoro, che avrebbero avuto un voto di insufficienza in condotta, eccetera. Coloro che non parteciparono alla corvè del giorno di Pasqua dovettero portare le giustificazioni dei genitori. Gli insegnanti si giustificavano dicendo che l'ordine di organizzare la « domenica comunista » per il 22 aprile era giunto dall'alto.
Nella XXX scuola media all'organizzazione della corvè nel giorno di Pasqua si opposero tanto gli insegnanti quanto gli studenti. La direttrice spiegò che tale disposizione era giunta dalla Sezione della pubblica istruzione. Dapprincipio minacciò di « sistemare » gli studenti ribelli poi visto che con ciò non otteneva alcun effetto, supplicò di venire al lavoro. Nei diari degli studenti venne annotato che il figlio (o la figlia) dovevano partecipare alla corvè. Coloro che non si presentarono dovettero fornire giustificazioni per iscritto, mentre i loro genitori furono convocati per spiegazioni sul perché non avevano lasciato andare i propri figli alla « domenica leninista ».
L'ispettore della Sezione della pubblica istruzione della provincia di Panemunė, Stašaitis, agli insegnanti che proponevano di differire la corvè comunista, ribatté: « E che?! Dobbiamo noi adattarci alle loro feste? Piuttosto essi si adattino alle nostre ».
Il Comitato del partito della città di Kaunas inviò degli insegnanti-spie a seguire gli studenti che si recavano inchiesa durante la festa di Pasqua e a trascrivere le prediche dei sacerdoti. Gli spioni dovettero presentare il resoconto per iscritto.
Questa imposizione affatto inopportuna della domenica comunista nel giorno di Pasqua ha rivelato ancora una volta l'impotenza degli ateisti; mentre gli studenti sono stati portati a riflettere: che valore hanno le idee inculcate in questo modo?
Kaunas
Un anniversario che fa paura al regime
All'approssimarsi del tragico anniversario della morte di R. Kalanta nella città di Kaunas si avvertì una certa inquietudine. Le strade erano piene di milizia e di agenti ausiliari. Nel parco della città vigilavano continuamente gli agenti della Sicurezza. Venne ordinato agli studenti di non circolare il 14 maggio lungo il viale della Libertà. Si stava progettando di portare fuori della città una parte degli studenti nella ricorrenza dell'anniversario.
Kaunas
Manifestazioni volgari di ateismo
Il 19 dicembre 1972 nella XII scuola media fu convocata una riunione di genitori durante la quale un docente del Politecnico svolse una conferenza ateistica rimproverando i genitori per l'insegnamento della religione ai figli. Alcuni genitori, non sopportando la sfacciataggine del conferenziere, cercarono di interromperlo perché smettesse di raccontare menzogne e stupidaggini. Ne scaturì una chiassata. Il docente continuò imperterrito a dire che alcuni genitori hanno concezioni retrograde e sono incapaci di educare i propri figli come si deve. Lodò i ragazzi che si « accorgono » di ciò e che giudicano i genitori oscurantisti e ingiusti. Nella sala si levò un uragano di voci indignate.
« Da chi — chiese un padre — la direzione della scuola ha avuto l'incarico di aizzare i figli contro i genitori? »
« Io non sono credente, ma ascoltando questa conferenza sono rimasta indignata » disse una madre.
Il docente continuò ad « illuminare » i genitori, affermando che un marito non può vivere con una moglie credente e così pure una moglie con un marito credente. Nella sala nacque un grande baccano. Il direttore V. Kamaitis perse allora le staffe e ordinò di uscire dalla sala a coloro cui non piaceva la conferenza. Non diminuendo il chiasso, gli « illuminatori » dovettero essi stessi abbandonare la sala. Il direttore nell'uscire dichiarò che in futuro avrebbe compiuto ogni sforzo per ateizzare gli alunni. Se degli alunni non si fossero lasciati « rieducare », nelle loro note caratteristiche avrebbe segnalato l'impreparazione dal punto di vista ateistico.
In questa scuola gli studenti vengono « illuminati » anche in altre maniere. Ad esempio l'insegnante di disegno Macys ordinò agli alunni di fare un disegno a soggetto antireligioso, come preti che benedicono i soldati in partenza per il Vietnam, la raccolta di offerte tra i pensionati, e così via. Nella lezione seguente diede il voto due a quasi tutti gli studenti che non avevano disegnato nulla su tali argomenti, mentre ai « migliori » disegni venne promesso un premio.
L'insegnante M. Babeckiené tenne una conferenza agli alunni della sesta classe affermando che Cristo è una figura mitologica, che i preti nel passato terrorizzavano i bambini, dicendo loro che se non avessero obbedito Dio avrebbe cavato loro la lingua attraverso la sommità del cranio, eccetera.
Ed ecco alcuni risultati dell'educazione impartita nella seconda scuola media diretta da V. Kamaitis: nel 1972 venne allontanata dalla scuola un'allieva della Vili classe in stato interessante. Nel medesimo anno una sera di novembre gli stessi genitori scoprirono nell'aula di disegno un gruppo di ragazzi e ragazze della sesta classe 1 che si comportavano in maniera immorale. Casi del genere in questa scuola si ripetono spesso.
I genitori sono indignati e giustamente preoccupati di
1Corrispondente all'inarca alla nostra seconda media. (N.d.r.)
dover affidare a simili insegnanti l'educazione dei propri figli.
Viduklė
Un vescovo a proposito dei rapporti Stato-Chiesa
Il rev. V. Pesliakas ha ricevuto la risposta di un vescovo alla propria lettera inviata a S.E. il vescovo dr. J. Labukas e ad alcuni altri vescovi. Si riporta qui di seguito la risposta, senza citare il nome del presule.
Caro don Vytautas,
ho ricevuto la copia del Suo scritto inviato il 10 ottobre 1972 al vescovo Labukas. Sono convinto che Lei, da sacerdote esemplare e figlio fedele della Chiesa, con questo esposto non accusa il proprio vescovo o intende manifestargli disobbedienza, ma cerca solamente di mettere in luce in quale dolorosa situazione si trovano i nostri vescovi, gli amministratori diocesani, i sacerdoti ed i credenti a causa della brutale ingerenza degli organi del governo, concretamente dell'incaricato degli affari religiosi, Rugienis, nella vita interna della Chiesa del nostro paese, nonché nella sua amministrazione.
L'incaricato del Consiglio degli affari religiosi nei suoi articoli e dichiarazioni, naturalmente destinati per la maggior parte all'estero, tenta di presentarsi come un agnellino innocente, dichiarando che è la gerarchia della Chiesa a regolare le destinazioni dei sacerdoti e che lui « ...non interferisce affatto in ciò ».
Nel Suo caso si ha una nuova dimostrazione del fatto che tutte le dichiarazioni di questo genere non sono altro che menzogne propagandistiche e inganno.
Per volontà di chi, se non di Rugienis, il sac. Šeškevičius, che svolgeva il proprio ministero nella diocesi di Kaišedorys, è stato esiliato in quella di Telšiai? Così anche il sacerdote Juozas Zdebskis sta per essere esiliato nella diocesi di Telšiai non per volontà dei vescovi, ma per tassativo ordine del compagno Rugienis, perché in tal modo non gli sarà permesso di lavorare.
Sarà interessante vedere in che maniera si giustificherà ora il compagno Rugienis per mascherare la propria brutale ingerenza nell'ordinamento della Chiesa, resa tanto più evidente dall'esilio del rev. Šeškevičius e del rev. Zdebskis e dal fatto che il vescovo Labukas afferma chiaramente: « Rugienis ha chiesto di esonerarti dai tuoi incarichi e di destinarti a Viduklė », mentre il vescovo Krikščiūnas aggiunge: « Lavoribene, ma sappi che il vescovo Labukas non lascerà prive di pastore due diocesi per causa tua, né è disposto ad andare a finire a Zagare ».
Caro don Vytautas, si potrebbe discutere se sia stato conveniente o meno scrivere questo esposto, tuttavia sono convinto che esso giova alla causa della Chiesa almeno nella misura in cui mette in luce l'ingiustificabile ingerenza degli organi di governo nella vita interna della Chiesa. Tutti questi fatti sono assai dolorosi per noi tutti, particolarmente per Te, poiché Ti riguardano personalmente. Ma non abbattiamoci: speriamo che venga il tempo in cui il governo capirà di nuocere in questo modo a se stesso e vorrà normalizzare i rapporti con la Chiesa, come è già avvenuto in Polonia, in Ungheria ed in altri paesi socialisti.
Prego per Te. Ti auguro forza e saldezza di spirito e imploro ogni benedizione del Signore.
3 novembre 1972
DIOCESI DI TELŠIAI
Incontri di ogni giorno fra ateisti e credenti
Tauragė
Il 18 aprile 1973 il procuratore della provincia di Tauragė convocò la donna addetta a lavare i paramenti della chiesa, Agota Savickaitė, contestandole le seguenti imputazioni: insegnamento del catechismo ai bambini, preparazione delle bambine alle processioni, distribuzione in strada di veli della chiesa e inviti alla preghiera. «Se in avvenire tutto ciò si ripeterà, ti provvederemo del pane governativo per tutta la vita » la minacciò il procuratore sollecitandola a firmare la promessa di correggersi.
Vaitimėnai
Il 14 aprile 1973 l'insegnante di lingua inglese della scuola di otto anni di Vaitimėnai convocò una riunione di tutti gli alunni. Sebbene avesse preannunciato che avrebbe trattato l'argomento dei lavori primaverili nelle campagne, agli studenti convenuti cominciò a parlare contro Dio e contro la religione. Dopo aver terminato ordinò di alzare lamano agli alunni che frequentavano la chiesa. Tutti gli studenti alzarono la mano, ad eccezione delle figlie della guardia forestale. L'insegnante ateista divenne rossa in viso e restò senza parole, mentre un allievo disse: « Il vostro dio è Lenin: andate a Mosca, mentre noi andiamo in chiesa e continueremo ad andarci! ».
Klaipėda
Il 24 dicembre 1972 gli alunni dell'undicesima classe della IV scuola media di Klaipėda, costretti la vigilia di Natale (domenica) a venire a scuola, posero ognuno sul proprio banco un piccolo abete. Saputo ciò, la direzione della scuola ordinò di togliere immediatamente gli alberelli. Gli studenti furono redarguiti, definiti oscurantisti e retrogradi. Quando i superiori se ne andarono, gli studenti tirarono fuori nuovamente gli alberelli da sotto il banco e accingendosi a tornare a casa chiesero ai compagni del secondo turno di non rimuoverli.
Kretinga
Nel mese di febbraio del 1973 nella parrocchia di Kretinga è morto J. Daukša. I figli del defunto decisero di dare una sepoltura cristiana al proprio padre. Ma il genero dello scomparso, Keciorius, dirigente della Sezione della pubblica istruzione di Panevėžys, volendo una sepoltura ateistica denunciò i propri parenti all'amministrazione della città di Kretinga. Il comitato del partito convocò il parroco di Kretinga e gli proibì di accompagnare la salma al cimitero.
DIOCESI DI PANEVĖŽYS
N. Radviliškis
Il 27 marzo 1973 il presidente del kolchoz « Spiga d'oro », Kalkys, convocato il presidente del comitato parrocchiale di N. Radviliškis, Petras Šimukėnas, gli ordinò di recarsi assieme ad altri due membri del comitato parrocchiale da S.E. il vescovo V. Sladkevičius che attualmente risiede a N. Rad-
viliskis, e di accusarlo di tenere prediche contro il governo, di inviare notizie all'estero, di catechizzare e di conferire il sacramento della cresima. Il presidente del kolchoz minacciò Simukénas che se non avesse eseguito gli ordini non avrebbe avuto il pascolo per il proprio bestiame.
DIOCESI DI VILKAVIŠKIS
Prienai
Inchiesta sulla religiosità degli studenti
Nel mese di febbraio del 1973 gli studenti della scuola di otto anni dovettero rispondere al seguente questionario.
1. Per che cosa stimi una persona? (per la laboriosità, per la dirittura morale, per la socievolezza, per la bellezza esteriore, per la cultura, per le sue capacità, per la religiosità).
2. Come consideri gli adulti che vanno in chiesa? (positivamente, negativamente, non ci ho mai pensato).
3. Come giudichi gli studenti che frequentano la chiesa? (positivamente, negativamente, non ci ho mai pensato).
4. Sei d'accordo con l'opinione dei credenti secondo la quale la preghiera e la fede rendono l'uomo migliore? (sono d'accordo, sono parzialmente d'accordo, non sono d'accordo).
5. Diversi genitori sollecitano i figli a frequentare la chiesa. Come giudichi tale loro comportamento? (positivamente, negativamente, non ci ho mai pensato).
6. Nella scuola si insegna che la preghiera e la fede in dio sono in contraddizione con le verità della scienza. Qual è il tuo parere? (sono d'accordo, sono parzialmente d'accordo, non sono d'accordo).
7. Nella tua famiglia vengono celebrate le feste religiose? (sì, no, qualche volta).
8. Esistono nella tua abitazione o caseggiato immagini di santi? (sì, no).
9. Nella tua famiglia si usa fare il segno della croce prima dei pasti? (sì, no).
10. Si usa pregare nella tua famiglia? (sì, no, qualche volta).
11. Mangiate le ostie benedette durante la veglia di Natale?
(sì, no).
12. Viene mai il prete in casa tua? (sì, no).
13. Credi nell'esistenza di dio, degli angeli, dei diavoli? (si, no, dubito).
14. Quando sei stato in chiesa l'ultima volta? (5, 4, 3, 2, 1 anno fa, recentemente).
15. Hai fatto la prima comunione? (sì, no).
16. Chi ti ha preparato alla prima comunione e alla cresima? (i familiari, le zie, gli inservienti della chiesa, i preti).
17. Ti piacciono i colloqui e i libri di carattere ateistico? (sì, no, non ho mai incontrato simili problemi).
18. La chiesa impone di rispettare i genitori e di non fare il male. Secondo te ciò non è dannoso? (sono d'accordo, non sono d'accordo, non lo so).
19. Le leggi della natura sono inviolabili, perciò è impossibile che avvengano i miracoli, (sono d'accordo, non sono d'accordo, non lo so).
20. I tuoi genitori sono credenti? (credono, non credono, sono indifferenti).
21. Perché frequenti la chiesa? (perché persuaso, per invito dei genitori, perché interessante).
Dopo aver sottolineato la risposta voluta, bisognava scrivere il proprio nome 1 e riconsegnare il formulario all'insegnante che lo aveva dettato.
In genere gli studenti rispondono variamente alle domande di tali questionari: gli uni scrivono ciò che pensano, mentre altri non osando scrivere la verità mentono.
A cosa servono i questionari sui problemi religiosi? Si tratta di « indagini sociologiche » fatte con lo scopo di conoscere le convinzioni degli studenti. Se la maggioranza degli studenti si dichiara credente, in quella scuola viene intensificata la propaganda antireligiosa.
Prienai
Controllo poliziesco nella scuola
Il 9 febbraio 1973 nella scuola di otto anni si è tenuta una riunione dei genitori, alla quale è intervenuto il capo del Comitato per la Sicurezza dello Stato della provincia di Prienai, Radionov. L'agente del kgb ha parlato dell'aspra lot-
1 Sottolineatura del traduttore. (N.d.r.)
ta ideologica in atto e della « Voce dell'America »,' che calunnia l'ordinamento sovietico. Secondo lui i ragazzi di Prienai non vogliono iscriversi alle organizzazioni dei pionieri e al Komsomol perché i loro genitori sono religiosi oppure hanno avuto rapporti in passato con il movimento partigiano. Allorché il capo della Sicurezza ha preso a parlare del sac. J. Zdebskis, il quale è stato « giustamente » punito per aver catechizzato dei bambini, nella sala si è levato un coro di proteste. Radionov, imperturbabile, ha continuato dicendo che ci sono anche altri preti della stessa risma. Secondo lui essi non svolgono azione sacerdotale ma si occupano di propaganda e di calunnie contro l'ordinamento sovietico.
Il poliziotto rimproverò i genitori di spingere i figli iscritti ai pionieri e al Komsomol a frequentare la chiesa, costringendoli con ciò a fingere. Una donna allora rispose: « Noi andiamo in chiesa e ci vanno anche i nostri figli. Non siamo noi che insegniamo loro ad essere falsi ma voi perché costringete gli studenti credenti ad entrare nelle organizzazioni dei pionieri e dei komsomoliani ». Tutta la sala approvò le parole della donna. Anche un'altra madre chiese di parlare, ma Radionov dichiarò di non voler dar luogo a polemiche e abbandonò la sala. Il clamore generale dei presenti accompagnò il poliziotto che se ne andava. La direttrice Jakaitienė rimproverò la gente per essersi comportata male, dicendo che sarebbe stato meglio tacere.
« Abbiamo usato la forza, e continueremo a farlo in avvenire, per obbligare i ragazzi ad iscriversi nell'organizzazione dei pionieri » disse la direttrice. « E noi non lo permetteremo » ribatterono i genitori.
Prienai
Nel mese di aprile del 1973 il rev. J. Zdebskis venne destinato come parroco a Kučiūnai. Questa parrocchia si trova in una zona di confine. Prima di questo incarico il sac. J. Zdebskis dietro ordine della milizia di Prienai aveva lavo-
1 Stazione radio statunitense che trasmette, tra l'altto, in russo e in altre lingue per l'URSS. (N.d.r.)
rato in qualità di guardiano presso l'autoparco della città di Kaunas. Gli agenti del governo avevano sparso la voce che lo stesso rev. J. Zdebskis non volesse più lavorare in parrocchia.
Krikštonys
La mattina di Pasqua del 1973 si presentò alla sede del complesso bandistico un incaricato della milizia e, pare, alcuni poliziotti di Lazdijai, esigendo la consegna degli strumenti; i musicisti si rifiutarono di farlo. Nel frattempo intervenne il parroco, dicendo che avrebbe protestato in alto, e allora i funzionari del governo, probabilmente per evitare grane maggiori, se ne andarono.
Ilguva
Nel mese di aprile del 1973 alcuni ignoti saccheggiarono le chiese di Ilguva, di Žemaičiu Panemunė e di Pažerėliai, asportando da due di esse anche il SS. Sacramento.
Skriaudžiai
Forme arroganti di ateismo scolastico ufficiale.
Il 25 aprile 1973 l'insegnante Rinkauskiené direttrice della scuola di otto anni di Skriaudžiai convocò i genitori di alcuni studenti per sapere perché lasciavano frequentare la chiesa ai propri figli, perché consentivano loro di prendere parte alle processioni e alle bambine di spargere i fiori. La prima a venire fu K. Kairiukštienė. Al colloquio erano presenti alcuni insegnanti e la stessa direttrice. Essi pretendevano che la donna proibisse ai suoi figli di andare in chiesa e soprattutto in processione.
La donna rispose: « Seguiterò a condurre in chiesa i miei figli, perché la costituzione garantisce la libertà di coscienza. La religione non insegna nulla di male. Alcuni vostri allievi ateisti hanno picchiato il parroco Uleckas, pretendendo da lui del denaro; poi sono andati dalla vecchietta Tamulevi-čienė e l'hanno presa a sassate. Un altro vostro allievo ha violentato una ragazzina. Rispondete: si comportano così i figli di genitori credenti che frequentano la chiesa? ».
La madre, mentre gli insegnanti tacevano, continuò a parlare di Dio. « Vattene con il tuo Dio! » la interruppe l'insegnante Tumai tiene. « Un proverbio dei nostri vecchi dice: "Non sputare in cielo, perché ti imbratterai la barba" » rispose l'energica madre.
La direttrice minacciò di riportare nelle note caratteristiche dei figli che essi erano credenti, precludendo loro in tal modo l'accesso alle scuole superiori. « Qualsiasi lavoro è onorevole, essi potranno lavorare come me nel kolchoz. Il kolchoz accetta anche i credenti » ribatté la donna. La Kairiukštienė nell'andarsene disse anche: « Non vi arrabbiate se mi vedrete andare in chiesa con le bambine. Continuerò a fare quel che ho sempre fatto ».
La direttrice si adirò particolarmente quando la madre riferì un colloquio avvenuto tra le bambine. Tornate dalla scuola, esse le dissero: « Mammina, non sei tu sola a dire che Dio esiste, ma anche gli insegnanti, senza volerlo, lo dicono. Se essi lottano contro Dio, significa che Egli esiste veramente. Nessuno lotterebbe contro il nulla ».
Lankeliškiai
Appello di credenti a Mosca
Nel mese di gennaio del 1973 i credenti della parrocchia di Lankeliškiai si sono rivolti a Breznev con il seguente scritto:
Noi credenti della parrocchia di Lankeliškiai dobbiamo comunicarvi un caso deplorevole. Il nostro parroco, Kupstaitis, è stato rimosso e mandato a lavorare nella parrocchia di Gižai. Per di più il vescovo non ha potuto inviarci un nuovo parroco per il fatto che in Lituania mancano i sacerdoti. Recentemente è tornato dal lager il sac. J. Zdebskis, ma il governo locale non gli permette di svolgere il proprio ministero sacerdotale nella nostra diocesi. Ci pare che tutto ciò costituisca un'ingiustizia nei riguardi dei credenti.
Preghiamo perciò di disporre che gli organi competenti non impediscano al nostro vescovo di destinare il sac. J. Zdebskis nella nostra parrocchia in qualità di parroco.
Seguono 149 firme di credenti
21 gennaio 1973
Per l'eventuale risposta è stato indicato questo indirizzo: Raulinaitis Juozas di Jurgis, villaggio di Moliniškiai, ufficio postale di Bartininkai, provincia di Vilkaviškis.
Il 2 febbraio 1973 il comitato parrocchiale di Lankeliškiai si è rivolto a S.E. il vescovo Labukas pregandolo di inviare alla parrocchia un parroco stabile.
Mosca non ha dato alcuna risposta alla domanda dei credenti di Lankeliškiai, mentre il vescovo, anche volendo, non avrebbe potuto inviare un parroco per la carenza obbligata di sacerdoti che c'è in Lituania.
DIOCESI DI KAIŠEDORYS
Šešuolėliai
La insegnante della scuola di otto anni, M. Pakalniené, prima di Pasqua fece visita ai genitori di alcuni studenti per dire loro di non permettere ai figli di andare in chiesa durante gli esercizi spirituali e nel giorno di Pasqua.
Bogoslaviškis
Nel 1972 alla vigilia della festa di Ognissanti un'insegnante di Bogoslaviškis ammonì severamente gli alunni a non recarsi in chiesa, li spaventò dicendo loro che se fossero andati in chiesa sarebbero stati espulsi dalla scuola e avrebbero dovuto presentare domanda di iscrizione presso altre scuole.
Širvintos
L'amministrazione provinciale e gli insegnanti della scuola media di Širvintos manifestano la loro preoccupazione per il fatto che il numero degli alunni che frequenta la chiesa è in aumento. Il direttore si è lasciato sfuggire che prima gli studenti spronati a iscriversi al Komsomol balbettavano e dichiaravano indecisi di non volerlo fare; mentre ora essi dichiarano coraggiosamente: « Io non posso iscrivermi al Komsomol perché sono credente! ». Gli studentidella decima classe, a una domanda su qual è la loro opi nione nei riguardi della religione, hanno risposto che essa è necessaria all'uomo e alla società.
Durante la festa di Pasqua del 1973 lo stesso direttore della scuola si recò nella chiesa di Sirvintos per controllare se c'erano degli studenti. Il giorno seguente alcuni alunni vennero rimproverati perché il giorno di Pasqua erano andati in chiesa. In modo particolare venne redarguito lo studente T. Gurskis della X classe per il fatto di aver suonato il violino durante le funzioni religiose.
« Non rovinarti la vita e la carriera, non disonorare la scuola sovietica - gli disse un'insegnante. — Vuoi che il tuo comportamento sia segnato nelle note caratteristiche per impedirti la prosecuzione degli studi? »
T. Gurskis rispose che se non gli fosse stato permesso di terminare la scuola media a Sirvintos se ne sarebbe andato altrove.
AVVERTENZA
La « Cronaca della Chiesa cattolica in Lituania » prega chi raccoglie la documentazione di indicare con precisione le date, le località, i nomi e i cognomi delle persone. Gli episodi non abbastanza circostanziati non verranno riportati sulla « Cronaca della Chiesa cattolica in Lituania ». Indicare i nomi che non si possono pubblicare. La LKB KRONIKA esce dal 19 marzo 1972.