COME SI DISTRUGGE LA COSCIENZA NAZIONALE E RELIGIOSA DEGLI STUDENTI
In questi ultimi tempi il partito si interessa in modo particolare della formazione degli studenti e della gioventù studentesca. Le pagine della stampa periodica sono strapiene di articoli che invitano ad occuparsi maggiormente della coltivazione dell'ideologia materialistica nella gioventù,ad inculcare il « patriottismo sovietico » ed i principi del-1'« internazionalismo proletario ».
1. Disprezzo e negazione del passato
« Durante le lezioni di storia della rss di Lituania biso gna eliminare decisamente ciò che in qualche maniera possa portare all'idealizzazione di episodi reazionari del passato. Nella trattazione degli avvenimenti storici della Lituania deve essere spiegato con esempi concreti che il vero creatore della storia è stato il popolo e non i principi, esponenti della classe degli sfruttatori » (« Tarybinė mokykla » n. 3, 1973).
Il primo segretario del ce del PCL, A. Sniečkus, parlando nel mese di marzo ad una riunione di attivisti del partito ha detto: « Suscita preoccupazione il fatto che nello studio del passato storico si indulge talvolta ad una sua certa idealizzazione... Ad esempio alcuni funzionari della sezione etnografica dell'Istituto di storia anziché trattare dei temi attuali si sono messi ad indagare quasi esclusivamente sui problemi del passato... Anche le case editrici dovrebbero svolgere più criticamente la propria attività. Spesso nel loro operato si nota da parte di alcuni individui un evidente cedimento ad un esagerato e generalmente artificiale entusiasmo per il passato storico... ».
Il « Tiesa », in data 27 marzo 1973, insisteva accanitamente: « Bisogna lottare contro le ricorrenti tendenze alla idealizzazione del passato ».
La Storia della rss lituana di J. Jurginis e V. Merkys di appena 105 pagine, la quale per di più falsa molti fatti della storia della Lituania, sul « Tiesa » del 10 marzo 1973 è stata criticata per aver messo troppo poco in evidenza i « problemi ideologici », tanto che spesso nel testo « ...la valutazione degli avvenimenti storici dal punto di vista classista si perde tra cose secondarie ».
2. Formazione « patriottica » e « internazionalista » degli
studenti
La stampa sovietica è particolarmente preoccupata della formazione « internazionalista » degli studenti. « Nel complesso dei mezzi di penetrazione ideologica di tutto il sistema educativo, il primo posto deve essere occupato dal patriottismo sovietico e dall'internazionalismo socialista » vedi « Tarybinis mokytojas », 21 marzo 1973.
Che cosa significano nel linguaggio della propaganda sovietica i termini « patriottismo » e « internazionalismo »?
A. Sniečkus in una riunione degli attivisti del partito ha detto: « Vengono rafforzati i rapporti tra le scuole in cui l'insegnamento avviene nelle lingue lituana e russa. Tutti i popoli e le nazionalità dell'urss considerano la lingua russa quale loro seconda lingua natia... L'insegnamento della lingua russa coltiva l'amore e il rispetto degli studenti per questa lingua, genera sentimenti di amicizia fra i popoli, il patriottismo sovietico e l'internazionalismo « Tarybinė mokykla » n. 3, 1973.
Il « Tarybinis mokytojas » (14 febbraio 1973) ha lodato la professoressa S. Lokit, direttrice della scuola media di Kalesninkai, e le insegnanti di lingua russa L. Supron e V. Voitkun che si sforzano in tutte le maniere possibili di inculcare negli allievi l'amore per la lìngua russa. A tale scopo, in questa scuola vengono recitate a memoria composizioni russe, organizzati concerti di canti rivoluzionari in lingua russa, eccetera.
In tutte le scuole è stata introdotta l'istruzione militare in lingua russa, il cui scopo è coltivare il « patriottismo » negli studenti. « I dirigenti militari delle scuole con grande dedizione inculcano nella gioventù i sentimenti del patriottismo... » « Tarybinis mokytojas », 21 marzo 1973.
3. Formazione ateistica degli studenti
A. Sniečkus parlando agli attivisti del partito ha rilevato l'esigenza di migliorare l'attività ateistica: « Non si può tollerare il fatto che recentemente alcune singole organizzazioni del partito hanno trascurato sensibilmente il loro lavoro ateistico. Il nostro tempo richiede una propaganda ateistica non soltanto estesa, ma anche continua e profonda ». Il « Tiesa » (4 marzo 1973) sollecita affinché « ...tutti i comunisti, i komsomoliani e gli intellettuali svolgano assiduamente l'opera ateistica ».
Perché in questi ultimi tempi viene rivolta tanta attenzione alla propaganda ateistica?
La candidata di scienze filosofiche I. Galickaja rivela che tra la gioventù viene divulgata la letteratura religiosa manoscritta, che i sacerdoti parlano con i giovani di temi religiosi e visitano i genitori, che la gioventù si interessa fin troppo della storia della Chiesa, collezionando quadri sacri e crocefissi (dall'articolo Gioventù e religione, pubblicato su vari giornali della repubblica).
Il « Tarybinis mokytojas » (30 marzo 1973) scrive: « Il clero incrementa la propria attività in mezzo ai credenti..., cura la catechizzazione dei bambini, il servizio nelle chiese durante le festività, organizza persino delle gite dei genitori assieme ai figli... ».
Alla questione del perché si debba combattere la religione in Lituania ha forse risposto nel modo più esauriente lo stesso A. Sniečkus: « Le superstizioni religiose sono spesso intimamente legate a quelle nazionaliste. Gli oscurantisti in questi ultimi tempi cercano persino di presentare le tradizioni religiose come nazionali ».
Alla propaganda ateistica vengono imposti nuovi compiti:
1. svolgere indagini sociologiche sulla religiosità del popolo e sulle sue cause (« Tiesa », 4 marzo 1973);
2. « lavorare » individualmente ogni studente credente (« Tarybinis mokytojas », 30 marzo 1973);
3. convincere i genitori perché non ostacolino Pateizza-zione della gioventù (ivi).
In risposta all'intensificata lotta contro la coscienza religiosa e nazionale degli studenti è nato l'esposto dei credenti della Lituania e dei loro figli, diretto al Ministero della pubblica istruzione della rss di Lituania.