Forbite parole di una farsa

Il 1° agosto si è conclusa ad Helsinki la Conferenza delle nazioni d'Europa promossa dall'Unione Sovietica. Questo giuoco dei potenti del mondo ha provocato amarezza e delusione in milioni di cuori. Per il petrolio, il grano, gli scambi commerciali e i contatti personali si ignorano le sofferenze degli individui e dei popoli.

Che cosa possiamo aspettarci noi, cattolici della Lituania, dalla tanto esaltata conferenza di Helsinki, se non ci è stato fornito nemmeno il testo completo dell'« Atto finale » in lingua lituana; se a tutt'oggi non abbiamo potuto pren­dere conoscenza neanche della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e di tanti altri documenti internazionali?

Noi ringraziamo tuttavia la Provvidenza per il fatto che in questi tempi, pur segnati dall'ipocrisia, esistono uomini come il premio Nobel A. Solzenycin, l'accademico Sacharov ed altri, che trasmettono al mondo i nostri lamenti, le nostre sofferenze e le nostre speranze; che scuotono dal torpore e dall'indifferenza i potenti del mondo.

La LKB KRONIKA, fino a quando il Signore le concederà di esistere, continuerà ad esporre i fatti che mostrano come viene   osservata   in   Unione   Sovietica   la   Dichiarazioneuniversale dei diritti dell'uomo, secondo lo spirito e la lettera delle deliberazioni di Helsinki.

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« Gli Stati partecipanti si impegnano a rispettare i di­ritti e le fondamentali libertà dell'uomo, comprese le libertà di pensiero, di coscienza, di religione e di convinzioni di tutti senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione.

Essi si impegnano altresì a promuovere la effettiva rea­lizzazione delle libertà civili, politiche, economiche, sociali, culturali e di tutti gli altri diritti e libertà che promanano dalla dignità propria della persona e che sono indispensabili per uno sviluppo libero e totale.

In questo senso gli Stati si impegnano a riconoscere ec a rispettare la libertà dell'individuo di professare, singo­larmente o in gruppo con altri, qualsiasi religione o fede secondo la propria coscienza.

Nel campo dei diritti e delle libertà fondamentali del­l'uomo gli Stati partecipanti agiranno in accordo con le finalità degli statuti e con i principi dell'oNU e della Dichia­razione universale dei diritti dell'uomo. Essi adempiranno anche ai propri obblighi così come definiti nelle dichiara­zioni internazionali e negli accordi stipulati in questo campo, ivi compresi i patti internazionali relativi ai diritti del­l'uomo, ove siano pertinenti ».

(Brani tratti dall'« Atto finale della Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa », datato 1 agosto 1975).

L'« Atto finale » è stato firmato anche dal Segretario generale del ce del pcus L. Breznev.