Cronaca della Chiesa Cattolica in Lituania  

fascicoli 11-20

Cooperativa editoriale «La Casa di Matriona»

Lietuvos Kataliką Bažnyčios Kronika

 

A cura di Pietro I. Monti

Traduzione dal lituano di Vincas Mincevičius

Titolo originale Lietuvos Kataliku Bažnyčios Kronika

Copyright © 1979 « La Casa di Matriona »

Coop. ed. a r. 1., Milano

In copertina: Nijolė Sadūnaitė durante il processo (n. 17)

CRONACA DELLA CHIESA

CATTOLICA IN LITUANIA

fascicoli 11-20

 

Cooperativa editoriale « La Casa di Matriona »

 

(A fianco del frontespizio, i titoli dattiloscritti della « Kronika » lituana e della corrispondente edizione in lingua russa.)

 

Avvertenza

I titoli in corsivo, i sommari e le note a pie di pagina indicate con (NdT) sono del redattore italiano, che ha curato anche l'introdu­zione, l'indice dei nomi e la tavola delle sigle. Le note nel testo in­dicate con(Ndr) sono della redazione lituana.

In lituano si usano spesso nomi comuni e aggettivi con l'iniziale maiuscola, come forme di particolare stima e rispetto. Anche nell'uso burocratico sovietico sono frequenti le maiuscole, specialmente per le denominazioni di cariche ed enti statali e partitici. La maggior parte di tali maiuscole ricorrenti nella LKB KRONIKA e nei documenti da essa riportati è stata qui eliminata.

La spiegazione delle sigle usate nel testo si trova in appendice al volume.

Dei segni particolari che compaiono nella grafia lituana si sono conservati (, s, z e è. La loro pronuncia è rispettivamente c dolce (di cena), se (di scena), ; francese (di jour) e e accentata (di per­ché).

 

Introduzione

1. La « Cronaca della Chiesa Cattolica in Lituania » dal 1972 al 1979

Con pazienza, rigore e serenità, come è proprio di ogni lavoro serio e convinto, la rivista dattiloscritta trimestrale « Lietuvos Kataliku Bažnyčios Kronika » (nel presente vo­lume chiamata brevemente LKB KRONIKA) è giunta questo anno al trentaseiesimo fascicolo.

La sua stessa continuità, la regolare diffusione clan­destina in Lituania ed in URSS ed il suo riuscire siste­maticamente a filtrare in Occidente attraverso le maglie e gli sbarramenti delle censure e delle frontiere sovietiche, danno prova, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che la cultura e il cristianesimo in Lituania resistono coraggiosa­mente al tentativo di sovietizzare e rendere atea la popo­lazione imposto dai dominatori sovietici. L'esercito colo­niale stanziato nel Paese, strumento in generale di stupidità oltre che di barbarie, non basta certo a legittimare o conso­lidare l'occupazione.

Semmai al contrario la LKB KRONIKA, irraggiando il suo influsso e la sua presenza ben oltre i confini della repub­blica socialista sovietica di Lituania, é ormai per tutto il dissenso attivo nell'URSS un punto di riferimento, un esempio e un simbolo di creatività culturale e religiosa non limitato ai lituani ma di validità e di risonanza più vasti. E che la vitalità della cultura non ufficiale (quindi clande­stina) in Lituania non sia frutto di illusioni occidentali nè

di « calunnie antisovietiche » è ben dimostrato anche dalle sempre più numerose pubblicazioni clandestine, parecchie delle quali periodiche, preparate in Lituania e giunte anche in occidente, che hanno affiancato culturalmente la LKB KRONIKAcondividendone lo spirito.

Basti citare ad esempio, tra le altre, la rivista non ufficiale dell'Università di Vilnius, di cui sono recentemen­te comparsi e giunti in occidente due numeri, e la rivista « Ausra » (L'Aurora), qui presentata nel fascicolo 20 della

LKB KRONIKA.

 

2. fascicoli 11-20 della LKB KRONIKA

Nel precedente volume (Cronaca della Chiesa catto­lica in Lituania, Milano 1976, corredato anche da un breve cenno di storia del cristianesimo in Lituania e da una ricca bibliografia) erano stati presentati in traduzione inte­grale i fascicoli 1-10 della LKB KRONIKA. Si intende ora proseguire l'edizione integrale della rivista con il presente volume, che raccoglie i fascicoli 11-20 diffusi in Lituania tra l'estate 1974 e la primavera 1976.

I temi proposti dalla redazione sono come sempre centrati sulla vita quotidiana dei credenti, tormentata per­manentemente dall'arroganza delle istituzioni ateiste e degli ateisti singoli.

Avvenimenti particolarmente significativi: il proces­so ad alcuni editori e stampatori della LKB KRONIKA e di letteratura religiosa (al cui resoconto è dedicato tutto il numero 13) ed i processi a J. Gražys (n. 16), ed a Nijolė Sadūnaité (n. 17), collaboratori entrambi della redazione della rivista.

Tanto più ammirevole appare, alla luce di questi pro­cessi e delle relative campagne di perquisizioni, interroga­tori ed intimidazioni, la continuità del lavoro redazionale clandestino della LKB KRONIKA.

Un altro tema denso di implicazioni, discusso nel cor­so di alcuni fascicoli, è quello delle funzioni effettive del clero e dei vescovi nella comunità dei credenti; funzioni che da un lato sono oggettivamente limitate dalle persecuzioni governative, ma vengono stimolate d'altro lato nel senso di una partecipazione ecclesiale più profonda anche se clan­destina (e inammissibile da parte governativa). Lettere ano­nime che esprimono idee progovernative, repliche di sa­cerdoti che sono invece per la coerenza ecclesiale ed appro­vano la LKB KRONIKA, oltre a petizioni di sacerdoti, tra cui una del Vescovo in esilio mons. Steponavičius nel n. 20, offrono un dibattito articolato ed esemplificativo delle diverse posizioni pastorali e delle difficoltà in cui si tro­vano i cattolici lituani ed ' a fortiori ' la stessa redazione

della LKB KRONIKA.

Alcune testimonianze infine meritano la viva e com­mossa attenzione non soltanto del lettore occidentale e del singolo credente, ma anche di tutta la Chiesa universale: sono le vicende di quei fratelli che hanno dato la vita per la fede, come il giovane ucraino Vitalij Ocikevič (n. 17) e il docente di restauro ingegner Mindaugas Tamonis (nn. 12 e 20). In poche parole per il primo, in un più det­tagliato e appassionato racconto per il secondo, la LKB KRONIKA registra la morte di due luminosi martiri del no-sto tempo.

A loro, ai lituani incarcerati per la fede, ed agli ano­nimi redattori e divulgatori della LKB KRONIKA è dedicata la presente edizione italiana dei numeri 11-20 della loro rivista.

P.I.M.

 

Ringraziamenti

La presente edizione è stata resa possibile da un contri­buto della Banca S. Paolo di Brescia e da contributi di alcuni soci de « La Casa di Matriona », che qui si ringraziano.

Le fotografie, scelte dalla redazione italiana, sono state gen­tilmente concesse dall'agenzia lituana di informazioni elta Press, via Casale Monferrato 33, Roma.

 

Sigle e abbreviazioni

atp        Aukščiausios tarybos prezidiumas (Presi-

dium del Soviet supremo)
ce        Comitato centrale

ce        Comitato esecutivo

ceka        vedi kgb

CIC        Codex Iuris Canonici (Codice di diritto

canonico)
cp        Codice penale

cpp        Codice di procedura penale

dždt        Darbo žmonių deputatu taryba (Soviet dei

turi del lavoro

dzdt        Darbo žmonių deputatu taryba (Soviet dei

deputati dei lavoratori)
Glavlit        Glavnoe upravlenie po delam literatury i pecari (Direzione generale per la letteratura e la stampa. Sotto questa denominazione si nasconde in realtà il supremo organo di censura dell'urss: per una recente descrizione dei suoi scopi e metodi si veda Leonid Vladimirov, Glavlit: how the Soviet censor works, in Index, vol. I, n° 3/4, pp. 31-43, London 1972.)
kgb        Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti (Comitato per la Sicurezza dello Stato. È l'at­tuale denominazione della più importante polizia segreta sovietica, che in epoca sta­liniana si chiamava nkvd ed aveva sosti­tuito laceka istituita da Lenin subito dopo la rivoluzione.)

Kolchoz        Fattoria collettiva

Komsomol       vedi vlkjs

icm        Istituto per la conservazione dei monumenti

lad        (Lietuvos Akluju Draugijos) Associazione

dei ciechi della Lituania
LKB KRONIKA    Lietuvos Kataliku Bažnyčios Kronika (Cronaca della Chiesa cattolica in Lituania)
ltsr        sigla lituana per rssl (vedi)

MIC        Mariae Immaculatae Congregations (appar-

tenente all'ordine dei marianisti)

nkvd        vedi kgb

onu        Organizzazione delle Nazioni Unite

oso        Sezione speciale (tribunale speciale organiz-

zato ai tempi del terrore staliniano)
pc        Partito comunista

pcl        Partito comunista lituano

pcus        Partito comunista dell'Unione Sovietica

ras s        Repubblica autonoma socialista sovietica

rsfsr        Repubblica Socialista Federativa Sovietica

di Russia

rssl        Repubblica Socialista Sovietica di Lituania

Sovchoz        Fattoria statale

tsrs        corrispondente in lituano di urss

urss        Unione delle Repubbliche Socialiste Sovie-

tiche

vk        Vykdomasis Komitetas (vedi ce)

vkk        Vietinio Kolektyvo Komitetas  (Comitato

sindacale locale)

vlkjs        Visasąjunginė Lenino Komunistinė Jauni-

mo Sąjunga (Unione della gioventù leni­nista e comunista dell'urss)

vrs        (Vidaus reikalu skyrius) Sezione affari interni

 

Indice generale

IlI        Introduzione

 

5        Cronaca della Chiesa cattolica in Lituania fascicolo numero 11

 47        fascicolo numero 12

 85        fascicolo numero 13

143        fascicolo numero 14

187        fascicolo numero 15

233        fascicolo numero 16

281        fascicolo numero 17

335        fascicolo numero 18

377        fascicolo numero 19

419        fascicolo numero 20

463        Sigle e abbreviazioni

465        Indice delle persone e dei luoghi

Finito di stampare nel mese di novembre 1979 dalla New Press - Como

 

Collana «Testimonianze» 1a

La Lituania è oggi una delie 15 repubbliche che compongono l'Unione I Sovietica. Dominata dai vicini russi sin dalla fine del XVIII secolo, la nazione lituana riconquistò l'indipendenza con la caduta dello zarismo.3 Invasa dall'Armata rossa in seguito agli accordi tra Stalin e Hitler nell'agosto 1940 fu incorporata, con Estonia e Lettonia, all'URSS, che sin dall'inizio vi attuò una politica di deportazione e genocidio. Occupata dai nazisti nel giugno 1941, tornò di nuovo in mano sovietica] nell'ottobre 1944: vana fu l'eroica resistenza partigiana contro i due invasori. La politica coloniale sovietica nei confronti della Lituania si fonda tuttora sui due principi basilari della russificazione e della persecuzione della Chiesa cattolica (i lituani sono fieri cattolici per l'80%). Attualmente Mosca è costretta a mantenere nell'indocile colonia, per poco più di tre milioni di abitanti, un esercito di oltre centomila poliziotti (in maggioranza russi).

Nel dificile contesto di tale regime d'occupazione, dal marzo 1972 i lituani diffondono con sorprendente regolarità la rivista clandestina «Lietuvos Kataliku^Baznyòios Kronika» (Cronaca della Chiesa cattolica in Lituania) che raggia.ige anebe Messa e il dissenso russo (tra i due ambienti c'è un'assai significativa solidarietà) e perviene in Occidente. Essa ha lo scopo di far conoscere - senza astiose polemiche ma in modo documentato e concreto, e con lo stile dimesso della verità - da un lato le violenze e illegalità che gli organi del governo compiono sistematicamente nel paese e dall'altro i documenti, proteste e appelli , (talora con diecine di migliaia di fumé) che i lituani rivolgono alle autorità statali ed ecclesiastiche; cerca infine di dare un'idea sia pure sommaria dell'autonoma cultura lituana che sopravvive nella clandestinità.

La presente traduzione integrale dei numeri 11-20 della «Kronika» vuole mettere a disposizione del lettore italiano, senza lo schermo di eccessive mediazioni, il racconto - fatto dagli stessi protagonisti - del lai resistenza giusta e tenace di un piccolo popolo per vivere contro la brutale oppressione di una superpotenza, la piopria identità civile e religiosa.

In appendice, una nota storica e una nota bibliografica suggeriscono approfondimenti e ricerche. Gli editori si augurano che la diffusione in Occidente della «Kronika» - della quale escono ora analoghe edizioni in inglese e francese - valga inoltre per il popolo lituano come gesto minimo di solidarietà.

L. 5.000

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