IL MEMORANDUM DEI CATTOLICI DELLA LITUANIA

L'origine del memorandum è da ricercarsi nelle violazioni dei diritti dei cattolici e in modo particolare nei processi contro i sacerdoti J. Zdebskis e P. Bubnys.

Le firme vennero raccolte in circa due mesi. Dato che il memorandum era indirizzato al governo dell'URSS, nella rac­colta delle firme non venne osservata una particolare cautela. Una parte delle firme venne raccolta di domenica nei pressi delle chiese quando i fedeli si recavano alle funzioni o ne tornavano. Un'altra parte venne raccolta passando per le case. Su ogni foglio era stampato il testo completo del memo­randum, affinché i credenti potessero prenderne visione. I raccoglitori di firme leggevano il memorandum a coloro che non sapevano leggere, oppure spiegavano chiaramente per quale motivo ci si rivolgeva al governo dell'URSS.

I cattolici in genere firmavano il memorandum con grande entusiasmo. Soltanto pochi, temendo di dover subire delle repressioni, si rifiutavano di firmare.

La raccolta delle firme avvenne con una rapidità impres­sionante. La gente si passava il testo del memorandum co­piandolo e mettendosi entusiasticamente all'opera di raccolta.

Ma ben presto corse voce che gli organi del KGB andavano a caccia dei raccoglitori di firme e, se riuscivano a identifi­carli, li sottoponevano ad interrogatori per sapere da chi avevano avuto il testo del memorandum e sequestravano le firme raccolte.

I FATTI DI KLAIPÉDA

La popolazione costruisce una chiesa e il governo la confisca

Nel 1945 verso la fine della guerra l'esercito hitleriano fece saltare in aria, dopo averla minata, la chiesa cattolica in muratura di Klaipéda. Questo fatto può essere testimo­niato da tutta la popolazione di Klaipéda.

Dopo la guerra la popolazione lituana di Klaipéda aumentò rapidamente. Oggi essa conta 85.000 lituani e 43.000 russi (secondo i dati del censimento del 1970). La maggioranza dei cattolici è praticante. Ad esempio nel 1972 soltanto du­rante la predicazione quaresimale si sono accostate alla comu­nione circa 8.000 persone.

Nel dopoguerra il governo sovietico aveva permesso ai cattolici di Klaipėda di servirsi di una piccola chiesa di una setta tedesca, sita in via Bokštai. Durante le funzioni vi era una tale ressa che molti svenivano. Allora i cattolici comin­ciarono a chiedere le varie autorizzazioni allo scopo di co­struire una chiesa più grande.

Nel 1954 il parroco di Klaipėda (l'attuale vescovo Povi­lonis) ebbe il permesso di costruire una nuova chiesa. In quel periodo a capo del governo sovietico vi era Malenkov e la persecuzione dei credenti in Lituania si era alquanto atte­nuata. I credenti venivano sollecitati a collaborare per la preservazione della pace in tutto il mondo. Il permesso per la costruzione di una chiesa a Klaipėda venne concesso senza dubbio anche per ragioni propagandistiche in quanto in questa città portuale fanno scalo numerose navi straniere.

PROVINCIA DI VARENA

Protesta dei genitori per la discriminazione dei figli a scuola

Gli abitanti della parrocchia di Valkininkai si sono rivolti all'amministrazione provinciale denunciando la discrimina­zione di cui sono oggetto nella scuola i loro figli a causa delle convinzioni religiose. Riportiamo per intero il testo dell'esposto. Esposto

Al presidente del Comitato esecutivo del dzdt della provincia di Varėna

Nel mese di settembre 1971 i nostri figli, tornati dalla scuola, ci hanno riferito di essere stati sottoposti ad interrogatori allo scopo di sapere se essi si recavano in chiesa e i nomi di quelli che vi si recano, dietro la minaccia di abbassare loro il voto in condotta per la frequenza alla chiesa e di far risultare ciò nelle loro note caratteristiche.

Le insegnanti Kliukaitė e Butkienė e la direttrice della scuola media di Valkininkai hanno interrogato la figlia di J. Griežėchiedendole se lei e sua sorella più piccola andavano in chiesa, quando andavano a confessarsi, ecc. Un anno prima la ragazza era stata ammonita che se avesse continuato ad andare in chiesa non sarebbe stata ammessa agli esami.

Nella scuola di otto anni di Urkoniai l'insegnante Saulėniėnė ha terrorizzato la figlia di S. Andriuškevičienė per sapere quando aveva fatto la prima comunione e se andava in chiesa. Nello stesso tempo essa venne minacciata che ciò sarebbe stato scritto nelle sue note caratteristiche e che non avrebbe trovato lavoro.

PROVINCIA DI IGNALINA

I credenti chiedono una chiesa

Esposto del comitato parrocchiale e dei credenti della parrocchia di Ignalina

Al presidente del Presidium del Soviet supremo della rssl; al segretario del cc del pcl; al presidente del Consiglio dei ministri della rssl; all'incaricato degli affari religiosi della rssl; alla curia dell'archidiocesi di Vilnius

La costituzione dell'Unione Sovietica garantisce la libertà di religione e di coscienza. Per la professione del cattolicesimo sono necessarie le chiese ma noi, credenti di Ignalina, non ne abbiamo.

La chiesa di Ignalina venne costruita nei tempi duri della do­minazione della Polonia, e particolarmente durante il periodo del­l'occupazione tedesca. Alla sua costruzione i credenti dedicarono molta fatica e sudati risparmi, mentre mancava loro spesso un pezzo di pane. Venne così reperito molto materiale da costru­zione, ma la II guerra mondiale interruppe i lavori. Negli anni del dopoguerra il governo locale della provincia ci ha subdo­lamente e dolorosamente ingannato. Dato che l'edifìcio della chiesa non era ancora stato ultimato, il governo ci promise di portare a termine i lavori a condizione che avessimo pagato le spese. A cose fatte però l'edificio venne tolto alla parrocchia e trasformato in casa della cultura.

Nonostante ciò in questo ultimo quinquennio era stata prevista e progettata la costruzione di una nuova casa della cultura, dato che l'edifìcio della chiesa è chiaramente inadatto a questo scopo: è troppo piccolo, le colonne impediscono la visibilità, l'acustica è cattiva, ecc. Nonostante tutte queste deficienze, la nuova casa della cultura non è stata costruita, ma anzi si è dato mano ad un rifacimento totale della nostra ex chiesa. È già stato demolito il presbiterio, mentre le fondamenta dell'ampliamento vengono poste a fianco della nostra casa di preghiera, che si trova in una semplice baracca.

PROVINCIA DI MOLĖTAI

Per la libertà dei sacerdoti arrestati e del seminario

Esposto dei credenti della parrocchia di Stimai, provincia di Molėtai, rss di Lituania

Al presidente del Consiglio dei ministri dell'urss

Sulla stampa appaiono continuamente segnalazioni di lettori sulle varie deficienze riscontrate nel settore culturale e nella vita di ogni giorno, alle quali il governo sovietico risponde regolar­mente. Nella vita religiosa noi credenti siamo continuamente soggetti non soltanto a carenze, ma anche a restrizioni. Noi cre­denti non potendo pronunciarci sulla stampa circa queste restri­zioni e quindi con ciò stesso rimanendo silenziosi potremmo dare la falsa impressione di non risentire di tali restrizioni. Perciò ci rivolgiamo a voi, presidente del Consiglio dei ministri.

Da una persona non credente la religione è giudicata una cosa completamente inutile e persino dannosa: mentre per noi cre­denti essa è molto importante. Le restrizioni imposteci nella pratica della religione sono per noi più dolorose dei disagi materiali.

Per la pratica della religione sono indispensabili i sacerdoti. Poiché il governo limita l'accettazione dei candidati al seminario ecclesiastico, le ordinazioni sono inferiori al numero dei sacerdotiche muoiono annualmente. Alcune parrocchie non hanno più il proprio sacerdote e di questo soffre la vita religiosa di parecchie migliaia di credenti. Nonostante la carenza di sacerdoti, un sem­pre maggior numero di essi viene condannato al carcere per il fatto di aver insegnato in chiesa ai bambini le verità della fede su richiesta dei genitori. Nel mese di settembre 1970 venne con­dannato al carcere il rev. Antanas Šeškevičius, parroco di Du­bingiai, provincia di Molėtai; mentre nel mese di novembre 1971 sono stati condannati ancora altri due sacerdoti di altre diocesi. Inoltre al rev. A. Šeškevičius, che ha già scontato la pena, non viene permesso di lavorare in parrocchia.

PROVINCIA DI KAUNAS

Attenzioni per il detenuto sacerdote Zdebskis

Nel lager a regime semplice sta terminando di scontare la condanna il rev. Zdebskis. Sebbene il condannato compia assaicoscienziosamente il lavoro assegnatogli, la direzione del lager non intende liberarlo prima del termine della pena, perché... « è incorreggibile ».

Tra i cattolici della Lituania circola questa poesia, de­stinata alla madre del rev. J. Zdebskis:

Non piangere, mammina, se a tuo figlio

hanno messo di nuovo le catene...

Egli ha accettato i ferri come dono di Dio,

per la gioventù, per tutta la nostra nazione!

 

Se le sue mani non si alzano nell'offerta dell'altare,

se non dispensano più il pane celeste,

esse però con Cristo, sulla vetta del Golgota,

spargono redenzione e luce.

La rivista « Nauka i religija » n. 3 (1972) ha dedicato alla Lituania 22 pagine. Il responsabile della sezione pro­paganda e agitazione del CC del PC lituano, P. Misutis, pre­senta in esse un panorama della propaganda ateistica e del cattolicesimo.

Sono già più di 30 anni che la Lituania si trova entro i confini dell'Unione Sovietica. Gli ateisti lottano contro la religione « ...attenendosi rigidamente alle leggi sovieti­che », « ...trattando con rispetto i credenti, come cittadini sovietici di pari diritto » ( pag. 27 ).

Già da 8 anni presso il ce del PC della Lituania opera il Consiglio di coordinamento della propaganda ateistica; con­sigli, o comitati, ateistici operano presso il Consiglio del sindacato della repubblica; presso il Comitato centrale del Komsomol; presso i Ministeri della cultura e della salu­te pubblica; presso i comitati della televisione, della radio, della stampa, della cinematografia, ecc. Analoghi consigli e commissioni esistono presso i comitati del PC nelle città e nelle province. L'attività ateistica è diretta dal Comitato centrale del PC della RSS di Lituania.

Soltanto nell'anno 1970 sono state tenute oltre 40.000 conferenze su temi ateistici, filosofici e di scienze naturali.

Ogni anno aumenta la tiratura della letteratura ateistica. L'ateismo è molto aiutato dalla radio e dalla televisione...