NELLA SCUOLA SOVIETICA (1940-1970)

Ateismo obbligatorio, repressioni, licenziamenti

Dopo l'occupazione della Lituania, avvenuta nel 1940, l'attenzione del governo sovietico si rivolse anzitutto alla scuola, nell'intento di renderla atea. In primo luogo venne vietata la preghiera prima e dopo le lezioni e dalle aule fu­rono tolti i crocefissi.

In una scuola media di Panevėžys il direttore ordinò di rimuovere tutti i crocefissi dalle aule e di distruggerli senza farsi scorgere dagli studenti. Ma questi ultimi sbarrarono la strada al bidello, intimandogli: « Noi non permetteremo la profanazione dei crocefissi! »

« Io eseguo un ordine del direttore! » si giustificò il bi­dello. Gli studenti allora gli tolsero la cesta nella quale aveva raccolto i crocefissi e se li divisero, per portarli alle proprie case.

Nella scuola professionale di Panevėžys un'insegnante in­timò alle alunne di staccare i crocefissi dalle pareti delle aule, ma nessuna di esse accondiscese a farlo.

« Che vigliacche siete! — si infuriò l'insegnante. — Tu, Suveizyté, che sei una giovane comunista, da' l'esempio a tutte. Stacca i crocefissi da tutte le aule! »

La ragazza impallidì e, tra i singhiozzi, mormorò:

« Professoressa, la mia coscienza non mi permette di agire così!... »

IL PROCESSO N. 345

La mattina del 4 luglio 1974 agenti della Sicurezza per­quisirono a Kaunas l'abitazione dell'arrestato J. Grazys. Nel pomeriggio fu eseguita una seconda perquisizione. Il giorno seguente essa venne ripetuta per la terza volta.

Sebbene fossero già trascorsi 9 mesi dalle perquisizioni e dagli arresti in massa, pare tuttavia che il kgb non intenda concludere l'istruttoria, dato che la LKB KRONIKA continua ad uscire.

Diverse persone, presso le quali sono state eseguite per­quisizioni, vengono convocate per interrogatori e messe a confronto con quelle già arrestate.

Non si hanno notizie di come vengano trattati gli ar­restati.

I cattolici della Lituania lamentano la scarsa sensibilità del mondo libero di fronte a questi soprusi della Sicurezza: in effetti nelle prigioni soffrono persone completamente innocenti!

ARCIDIOCESI DI KAUNAS

Kaunas

Studiosi della cultura nazionale perseguitati

Dopo il processo a Šarūnas Žukauskas e ai suoi compagr la Sicurezza volle prendere misure repressive contro studiosi più attivi della cultura nazionale rimasti in li­bertà e contro altre persone.

Dal Politecnico vennero espulsi: l'aspirante docente Juce­vičius, che svolgeva la sua attività presso la facoltà di tecno­logia chimica; dalla facoltà di edilizia sanitaria lo studente Albinas Jankus; dall'istituto di medicina la studentessa Levija Mozerytè del V corso e dalla cattedra di stomato­logia chirurgica l'assistente Remigijus Morkūnas.

Un severo ammonimento per il suo "comportamento", inconciliabile con l'etica di un medico sovietico, è stato ri­volto a Nijolė Muraškaitė, studentessa del VI corso di me­dicina. Durante la discussione svoltasi nel rettorato, le ven­nero contestate le sue credenze religiose e la frequenza alla chiesa. Analoghi severi ammonimenti vennero inflitti anche agli studenti Virginijus Skabuiskas e Kazimieras Preikšą, del VI corso.

Šiauliai

In difficoltà un propagandista dell'ateismo

Il 15 marzo 1974 gli operai dello stabilimento per ciechi di Šiauliai furono condotti ad una conferenza ateistica te­nuta da I. Zaksas, professore dell'istituto di medicina.

Il conferenziere disse che all'estero vengono propalate false notizie sulle restrizioni imposte alla stampa religiosa in Lituania, sulle punizioni inflitte a preti innocenti, ecc. Il professore affermò anche che presso il Seminario eccle­siastico di Kaunas non si registrava nessuna richiesta di iscrizione e che non c'erano restrizioni di alcun genere da parte del governo sovietico. Se si verifica che un sacerdote amministri più parrocchie, ciò è dovuto soltanto al fatto che ad un piccolo numero di credenti non occorrono diversi preti.

Dopo la conferenza i presenti posero una serie di do­mande.

« Oggi abbiamo sentito dal conferenziere che gli ateisti sono amici dei credenti. Io sono un credente e ho inse­gnato ad esserlo anche ai miei figli. Tuttavia gli ateisti di Šiauliai più di una volta, nel corso di diverse riunioni, mi hanno detto che i miei figli non potranno accedere alle scuole superiori. Allora dov'è questa amicizia? », chiese l'operaio Šileikis.

DIOCESI DI KAIŠEDORYS

Molėtai

Vietata anche la Pasqua

Il 14 aprile 1974, giorno di Pasqua, in tutte le chiese della provincia di Molėtai giunsero delle spie per controllare quali studenti andavano in chiesa. Gli insegnanti, saputi i loro nomi, si recarono alle loro abitazioni a rimproverare i genitori per il fatto che i figli andavano in chiesa. Giunti da Antanas Paliukėnas, a Molėtai, lo rimproverarono perché la figlia, che frequentava l'undicesima classe, era andata in chiesa. Minacciarono anche un altro studente dell'undice-sima classe di assegnargli brutte note caratteristiche, con le quali non avrebbe potuto iscriversi a nessuna scuola superiore.

« Allora mi iscriverò al Seminario; là mi accetteranno » ribatté lo studente.

Però, a seguito della resistenza dei genitori, la pressione degli insegnanti ateisti è un po' diminuita.